I LEADER DEL MOVIMENTO VERDE
Il movimento verde non impone,né è guidato da una particolare linea ideologica.
Questo movimento comprende più pensieri e credi ma nessuno di questi prevale sugli altri.
Il movimento verde è nato in maniera spontanea in reazione al broglio elettorale avvenuto alle ultime elezioni presidenziali iraniane. Questo broglio fu la goccia che ha fatto traboccare il vaso ed ha portato con sé richieste e speranze ben più grandi del semplice fatto di riprendersi il voto.
Il movimento verde non riconosce Ahmadinejad come il legittimo presidente dell’Iran e chiede nuove e libere elezioni sotto l’osservazione di organi internazionali.
Il movimento verde chiede la seria applicazione della difesa dei diritti umani in Iran.L’immediata e l’incondizionata scarcerazione dei prigionieri politici e di tutti coloro che sono stati arrestati e torturati con il solo “reato” di aver protestato pacificamente,e condanna Seyed Ali Khamenei e i suoi collaboratori per le loro azioni criminali.
Il movimento verde è nato dal cuore di tutti i cittadini in protesta entro i confini e si è presto diffuso all’estero dove gli iraniani residenti negli altri paesi uniti come mai in passato, hanno fatto da eco a queste grida,facendole sentire ai cittadini del mondo intero. E nel fare ciò,essi hanno ottenuto anche l’appoggio di molti organi politici a livello cittadino,regionale e nazionale.
Gli iraniani residenti all’estero sostengono le figure politiche che la maggioranza del popolo iraniano riconosce come vicini a sé ed alle proprie richieste. Le quali figure però sono più definibili come rappresentanti che non come i leader del movimento. In quanto essi stessi sono spinti e guidati dalla volontà popolare.
Il movimento verde appartiene all’intero popolo iraniano e non è guidato o rappresentato da una organizzazione in particolare. Specialmente da organizzazioni che sotto la guida nociva dei loro leader e adottando sistemi di lotta basati sulla violenza e sul terrore, hanno causato ingenti danni materiali e morali all’intera popolazione iraniana e soprattutto agli stessi membri delle loro organizzazioni.
Noi condanniamo con fermezza la dura repressione avvenuta lo scorso Luglio in Iraq,nei confronti dei militanti dell’organizzazione dei Mujahedin del popolo nel campo di Ashraf e chiediamo il sostegno delle organizzazioni internazionali a difesa delle donne e degli uomini membri di questa organizzazione che sotto la guida strumentale dei loro leader (fra i quali soprattutto Maryam Rajavi e Massoud Rajavi) hanno perduto i migliori anni della loro vita e molti di loro hanno perso la vita stessa.
Il movimento verde non esclude alcun iraniano dall’insieme dei protestanti. Chiunque,con qualunque visione politica,ha il diritto di far parte di questo movimento . Ma il movimento verde si oppone fermamente a coloro che pur costituendo un’esigua minoranza e non godendo di una buona reputazione presso la stragrande maggioranza del popolo iraniano vorrebbero identificarsi come i veri rappresentanti dell’intero movimento.
Il movimento verde ha scelto come l’unica strada percorribile quella delle proteste pacifiche e si dissocia dai sistemi di lotta violenta. Questo movimento NON VUOLE CAMBIARE I DITTATORI,ESSO INTENDE ELIMIRAE
Il nostro popolo ha dimostrato di voler, e di poter lottare per l’affermazione delle proprie libertà e di decidere del proprio futuro basandosi sulla volontà e sul voto della propria maggioranza.
Il popolo iraniano è esso stesso il leader del movimento verde e questo,è il primo passo verso la realizzazione di una vera democrazia.
Studenti iraniani residenti in Italia
12 Agosto 2009
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