Saturday, November 21, 2009

Liberta' di Stampa

Contro gli arresti,le minacce e le pressioni subite dai giornalisti iraniani



Continua da più di 100 giorni e successivamente alle elezioni presidenziali iraniane l’arresto di molti giornalisti di questo paese. Purtroppo non stante la liberazione di alcuni di loro in cambio di pesanti cauzioni e solo a condizioni molto restrittive,molti sono tuttora tenuti illegalmente prigionieri e continuano,giustificate da svariati pretesti, le pesanti pressioni sui giornali e sui giornalisti indipendenti che hanno manifestato il proprio dissenso per tutto ciò.

Issa Saharkhiz, Keyvan Samimi e Ahmad Zeydabadi, membri del consiglio dell’Associazione della difesa della libertà di stampa (Anjòman-e defà az azàdi-e matbùat) ,sono solo alcuni fra i giornalisti incarcerati ingiustamente che vivono da settimane in delle condizioni difficilissime e le notizie giunte a noi finora circa la loro situazione non sono affatto confortanti.

Bahman Ahmadi Amui, Saeed Lilaz, Mohammad Ghoochani, Masoud Bastani, Fiaz Zahed, Reza Noorbakhsh, Ali Pirhoseinloo, Mohsen Azmudeh, Mehdi Mahmudian, Hosseyn Nourani nejad, Masoud Lavasani, Hengameh Shahidi e Fariba Pajooh, sono rinchiusi da oltre 100 giorni in celle di isolamento senza poter usufruire di alcun libro o giornale.

Shargh, Ham mihan, Kargozaran, Arya, Etemad-e melli, Iran-e farda, Kian, Neshat, Toos, Sobh-e Emrooz, Doran-e emrooz, Jomhuriat, Mosharekat, Vagheye ettefaghie, Shahrvand-emrooz, Eghbal, Bahar, Jamee, Mardom, Mobayan, Hayate no, Goonagoon, Roozegar, Abadan, Zanan, Aftab-e emrooz,Yass-e no, Norooz, Asre azadegan, Azad, Khordad, Fath sono solo alcuni delle decine di girnali ,riviste o settimanali chiusi per mano della censura.

Le pressioni fisiche ed psicologiche subite dai giornalisti,non solo sono in chiaro contrasto con la dichiarazione internazionale dei diritti dell’uomo,ma sono anche ingiustificabili all’interno del quadro della costituzione della stessa Repubblica islamica iraniana.

Associazione della difesa della libertà di stampa, manifestando la propria totale disapprovazione per lo spiacevole svolgersi dei fatti negli ultimi mesi,chiede l’immediata e l’incondizionata liberazione di tutti i giornalisti e la cessazione di ogni forma di pressione e di repressione nei confronti della libera informazione.

Il persistere su questa linea di oppressione contribuirà soltanto ad un’ulteriore peggioramento della già vergognosa condizione della libertà di parola in Iran e non vi sono giustificazioni di alcun tipo (religiose,politiche o professionali) per una simile condotta, che danneggia e che ha già danneggiato gravemente gli interessi nazionali del paese.



Associazione della difesa della libertà di stampa

Mercoledì 30 settembre 2009

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